domenica 2 ottobre 2011

sabato 1 ottobre 2011



Siamo a New York nel 1974.
E’ il 29 Agosto ed il cielo a mezzogiorno è coperto da nuvole passeggere.
Un fotografo è sul tetto di un palazzo sulla East Street e sta fotografando un uomo di 34 anni in posa di fronte a lui.

Il fotografo si chiama Bob Gruen ed è nato a New York 29 anni prima.
A 19 anni decide di lasciare la casa di famiglia ed andare in affitto nel Greenwich Village in un appartamento da condividere con i componenti di una band folk-rock, i Glitterhouse.
Con il tempo i ragazzi fanno amicizia e Bob li segue nelle uscite notturne in Bleecker Street, frequentando il Gas Light ed il seminterrato di Figaro. Insieme ascoltano molta musica ed assistono a molti concerti rock. Bob ama già la fotografia e continua a fotografare i membri del gruppo sia a casa sia durante i loro concerti.
Una sera assiste al Newport Folk Festival al concerto di Bob Dylan. E’ un grande fan del cantautore e pur di vederlo suonare da vicino chiede ingenuamente un pass da fotografo all’organizzazione. Una volta che il musicista inizia a cantare, Bob incomincia a fotografare da sotto il palco e non smette per tutto il concerto.
Nell’arco di un anno continue discussioni tra i membri dei Glitterhouse minano la solidità della band, l’atmosfera è pesante e si rischia di non poter più parlare del gruppo.
Nel 1965 viene offerto loro un ultimo concerto: 100 dollari per suonare ad una festa in St. Marks Place in occasione dell’inaugurazione di un nuovo negozio di acconciature di Paul McGregor. Alla serata è presente anche Bob Crewe, un grande produttore discografico, che presenta l’uscita del suo nuovo libro. Appena sente suonare i Glitterhouse se ne innamora e decide di produrli.
Il gruppo viene così chiamato per cantare nella colonna sonora del film Barbarella che Bob Crewe sta producendo e quando il singolo sta per uscire devono scattare la foto di copertina. Chi meglio del loro amico e coinquilino Bob può far emergere la spontaneità dei quattro musicisti?
A Bob Rolontz, il pubblicista della Atlantic Records, le foto piacciono molto e decide di assegnare al giovane fotografo altri lavori: un concerto di Tommy James & the Shondells e la celebrazione del decimo anniversario dei Bee Gees.
Lentamente, giorno dopo giorno, Bob viene assunto per realizzare altre fotografie. Le immagini piacciono a tutti ed in poco tempo riesce a crearsi un giro di conoscenze e di contatti. Documenta i concerti di Ike e Tina Turner, diventa loro amico e viene presentato ai loro conoscenti. Incontra così Patti Smith e segue il primo tour americano di Elton John. Ogni volta che il musicista inglese suonerà negli USA chiamerà sempre Bob.
Nel 1972 un giornalista che sta scrivendo un libro-intervista su John Lennon e Yoko Ono chiede a Bob la disponibilità a scattare delle foto ai due artisti. Il fotografo così incontra la coppia e nasce tra i tre una forte intesa.

Nel 1974 John Lennon sta lavorando sul suo ottavo album da solista, Walls and Bridges.
E’ una situazione delicata per John perché gli ultimi due dischi sono stati un fallimento commerciale. D’altronde dopo l’uscita di Imagine è difficile ripetere il capolavoro. Da mesi inoltre si è trasferito in California sospendendo la sua relazione con Yoko e godendosi una vita di eccessi.
Nel mese di Agosto torna a New York per riflettere un po’ e vivere in una città dove da sempre la gente lo ha sempre trattato da persona normale. Deve anche terminare le registrazioni e soprattutto ha bisogno di una foto da distribuire alla stampa per l’uscita del disco.
John ha già lavorato con Bob Gruen, sa che scatta in modo veloce e che lo shooting si sarebbe svolto in un’atmosfera rilassata. Per la foto quindi chiama proprio il suo amico.

Il 29 Agosto è una bella giornata di sole.
Il fotografo decide di ambientare gli scatti sul tetto dell’attico che John ha in affitto sulla East Street. John ha bevuto un sacco di caffè ed ora sta fumando la sua Gauloises.
Bob arriva con in mano una maglietta bianca appena comprata su un marciapiede per 5 $. Sopra in nero c’è scritto NEW YORK CITY.
Chiede a John di indossarla ma prima gli taglia le maniche con un coltello.

*

Uno dei primi scatti mostra un Lennon pallido e serio con le braccia incrociate sul petto e la scritta bene in evidenza.
John non è molto convinto né della maglietta né delle maniche tagliate.
Decide quindi di indossare la sua giacchetta di jeans e di scattarne altre.

Sei anni dopo, quando John viene assassinato, viene organizzata una veglia funebre a Central Park. Milioni di persone partecipano onorando e ringraziando il grande artista.
Viene scelta un’immagine su tutte. Quella con la maglietta di New York.
John aveva combattuto per rimanere a New York ed è stato ucciso proprio qui. Era evidente il suo amore per la città ed anche la città lo amava. Da quel giorno la fotografia divenne così popolare che non ci fu modo di fermarla”. Yoko Ono

Oggi Bob Gruen vive con la moglie, Elizabeth, nel Greenwich Village di New York e continua a scattare foto alle più importanti rock star del momento.