Siamo ad Anzano del Parco, un piccolo comune in provincia di Como. E’ l’Agosto del 1975 ed un giovane fotografo di 29 anni sta scattando qualche foto in un bosco nei dintorni del paese. Si chiama Cesare Montalbetti ma da tutti conosciuto come Caesar Monti.
Cesare nasce a Milano nel 1946. Ultimo di tre fratelli vive con la famiglia in una casa modesta in via Stendhal, in piena periferia milanese. Trascorre la giovinezza in una Milano appena uscita dalla guerra tra tuffi nell’Olona, avventure nelle cascine poco lontane e sospiri nel guardare le giovani mondine lavorare nei campi di riso. Il padre è un mutilato di guerra e per questo, fin da piccolo, Cesare si guadagna da vivere facendo il fattorino in un ufficio del centro. Dopo il lavoro frequenta le scuole serali ma a casa fa fatica a studiare: suo fratello Pietro ha appena fatto amicizia con Lucio, un ragazzo che si è da poco trasferito con la famiglia nel confinante quartiere del Giambellino ed i due non fanno altro che suonare, sentire dischi e parlare di musica mentre Cesare cerca di concentrarsi. Dopo un primo momento di antipatia, Cesare incomincia lentamente a fare amicizia con questo ragazzo di soli tre anni più vecchio di lui e si scoprono molto simili.
Nel 1969 Cesare viene chiamato a svolgere il servizio militare a Viterbo. Ha la fortuna di lavorare in un ufficio dalle 8 alle 12 con il compito di curare la rivista dell’aereonautica, dopodiché è libero. Durante una licenza a Milano, per 25.000 Lire si compra una macchina fotografica e nel tempo libero comincia ad andare in giro per far pratica. Finito il servizio militare, dove aveva scoperto la passione della sua vita, se ne va per sei mesi a Londra e lì mette a frutto il suo talento: lavora prima come assistente di Romano Cagnoni, uno dei fotografi della prestigiosa Agenzia Magnum, poi di Harry Peccinotti per la rivista “Tween”, e diventa successivamente assistente di un collaboratore dei Beatles e della etichetta discografica Apple, Clay Ragazzini, grazie al quale viene introdotto nel mondo delle copertine dei dischi. Nel 1971 torna in Italia. Suo fratello Pietro è ormai diventato il chitarrista di un gruppo famoso chiamato Dik Dik mentre il suo amico Lucio sta uscendo con il suo quarto disco ed è da tutti ormai noto come Lucio Battisti.
A Milano, in piazza San Babila, Renato Artusi ha uno studio dentistico e molti personaggi dello spettacolo, tra cui Battisti e Tony Renis, vanno a farsi curare da lui (gratis). Anche Cesare frequenta lo studio, che nel frattempo si è ormai trasformato in un punto d’incontro tra amici, e spesso chiede in prestito a Renato la sua Hasselblad. Il dentista la usa raramente mentre il giovane fotografo ha la possibilità di fare esperienza sul medio formato ed usufruire della camera oscura improvvisata nello studio. Incomincia così anche a sviluppare e stampare. Era diventato un maestro del bianco e nero, grazie alla breve pratica fatta a Londra con David Bailey (il celebre marito di Catherine Deneuve, ispiratore del film Blow Up) che gli aveva insegnato a stampare con una tecnica d’avanguardia. La sua prima commissione gli viene data dalla Ricordi per il disco dei Dik Dik, nei quai figura il fratello Pietro, “Suite per una donna assolutamente relativa”. Quando gli telefonano dalla Ricordi per chiedergli come volesse firmare la sua prima opera, Cesare è in compagnia di Lucio. In dubbio se usare il suo vero cognome, stanco di interpretare il ruolo di fratello minore, si rivolge a Lucio per chiedergli consiglio. Battisti risponde: “Chiamati Cesare Monti. Anzi, mejo Caesar Monti”. Così nascono il suo nome d’arte e la sua nuova professione.
Inizia la sua attività nel mondo discografico quale concept-creative fotografo curando diversi progetti per la Ricordi, la Numero Uno, la Cramps, la Trident, la Produttori Associati, la Polygram, l'RCA Italiana, la CBS, l'EMI Italiana, l'Ascolto, l'Ultima Spiaggia, la Sony e la WEA. Tra gli artisti le per i quali studia e realizza le copertine, assieme alla sua compagna nella vita e nel lavoro Wanda Spinello, ci sono Lucio Battisti, l'Equipe 84, la Premiata Forneria Marconi, il Banco del Mutuo Soccorso, la Formula 3, Ivano Fossati, Oscar Prudente, Adriano Pappalardo, Bruno Lauzi, i Dik Dik, Edoardo Bennato, Enzo Jannacci, Pino Daniele, Mia Martini, Eugenio Finardi, Angelo Branduardi, Fabrizio De Andrè e molti altri.
Nel 1975 Lucio sta lavorando nel suo studio di registrazione di Anzano del Parco. E’ il suo decimo album ma si trova in un momento particolare della sua carriera, in lotta con la stampa e con il pubblico, e decide di non farsi più fotografare se non dal fotografo della Numero Uno Cesare Montalbetti e quasi esclusivamente per le copertine dei dischi. E’ evidentemente un set quello che si è ricreato in un bosco della Brianza, proprio di fianco allo studio di registrazione, ed il soggetto è proprio Lucio Battisti che si muove nervoso indossando camicia e pantaloni bianchi sopra una muta da sub. Intorno a lui sono state riempite delle pozzanghere allagando il terreno. Lucio deve correre attraverso l’acqua in modo tale che i suoi passi creino schizzi da una parte e dall’altra del suo passaggio. Questa è l’idea di Cesare che vuole fotografare Lucio proprio mentre compie questa operazione. L’effetto dell’acqua sollevata dalla corsa però non sembra sufficiente e una decina di solerti collaboratori vengono incaricati di un fitto lancio di sassi nelle pozzanghere. Deve ripetere la corsa un centinaio di volte, scivolando e cadendo. Una caduta in particolare è molto pericolosa perché rischia di battere la testa contro un masso. Ma rialzandosi in piedi Lucio Battisti dice: “Aoh! C’ho er fisico!”. Una delle innumerevoli foto scattate risulta perfetta.
*
I tre giorni seguenti Lucio rimane a letto completamente distrutto. Qualche mese dopo il disco esce nei negozi. Si intitola “Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera” ed ottiene un enorme successo di pubblico. Tra le sue canzoni si ricorda Ancora Tu, il singolo più venduto di quell’anno.
Complimenti, il tuo blog è molto interessante! Dovresti sponsorizzarlo di più!
RispondiEliminagrazie Nico! Mi fa piacere che il blog ti interessi.
RispondiEliminac'è qualche foto famosa della quale ti interessa conoscere i retroscena?
Cmq non sono bravo a sponsorizzare.. ma sono sicuro che lentamente crescerà.
ciao io al bosco della buerg vado spesso,sapresti dirmi anedotti e il punto preciso dove sono avvenuti li scatti?grazie
Elimina